domenica 15 settembre 2013

IL MITO DEL CANTON TICINO...CHE TANTO MITO NON È!

Sarà per colpa della crisi, sarà che al giorno d'oggi guadagnare molto è quello che conta più di tutto (anche della stessa dignità), fatto sta che da qualche tempo in facebook mi stanno arrivando diverse richieste da parte di italiani del tipo: "mi piacerebbe trasferirmi in Ticino, come faccio?", "mi piacerebbe venire a lavorare in Ticino, cosa devo fare", "mi piacerebbe venire lì, perché qui c'è crisi...", eccetera, eccetera.
Il tutto sulla base di cosa? Che la Svizzera è ricca...


NIENTE DI PIÙ FALSO!


Qualche tempo fa, se non vado errando, avevo spiegato in lungo e in largo certe fregature che le nostre care aziende hanno imparato a fare a danno dei lavoratori ticinesi e italiani, dopo aver visto che con la libera circolazione ci si poteva guadagnare e risparmiare anche bene sulle spalle altrui, in quanto, udite, udite, non c'è una legge che regolamenta la cosa né tanto meno contratti collettivi che proteggano in un qualche modo i lavoratori. Magari il mio post era stato scritto in arabo e in turco, quindi non era di immediata comprensione, quindi mi permetterò di ritornare sull'argomento per spiegare perché, con la situazione che ci troviamo adesso, è preferibile non venire a lavorare qui in Ticino ma piuttosto andare nella Svizzera interna o in quella francese, dove le possibilità di impiego sono decisamente più elevate.

Innanzitutto, come già spiegato nell'altro post, le aziende ticinesi (ma anche italiane che si sono installate da noi) hanno iniziato a fare le furbette...nel 2002 si poteva ancora sperare in uno stipendio equo di 3000-3500 franchi netti (che credetemi, è ancora il minimo), ma adesso i datori di lavori, capendo che dai lavoratori che venivano da fuori potevano trarci un ottimo guadagno e notevole risparmio, cos'hanno fatto?

FACENDO DUE CALCOLI, HANNO DECISO CHE CON QUELLA CIFRA E CONSIDERANDO CHE A QUESTI LAVORATORI NON PAGAVANO NÈ TASSE, NÈ ASSEGNI FIGLI, NÈ CASSE MALATTIA VARIE, IN QUANTO FACEVANO AVANTI E INDIETRO DALLA FRONTIERA, HANNO DECISO DI RIDURRE DI UN BEL PO' LO STIPENDIO E ANZICHÈ UNO A 3000 FRANCHI, DI PRENDERNE TRE A 1000 FRANCHI AL MESE (CHE SPESSO VENGONO PAGATI IN EURO). DOPOTUTTO NON C'ERANO REGOLAMENTAZIONI, NÈ CI SONO TUTTORA, QUINDI POSSONO FARLO BENISSIMO.

Quindi insomma, da quello che avete capito, ecco qual è stata la prima fregatura tutta imprenditoriale a chi veniva qui per avere un salario migliore.

Secondariamente...lo sapevate che nel canton Ticino:

1) Le più grandi aziende stipulano dei contratti illegali, dov'è previsto che il lavoratore esterno sgobbi anche la domenica e nei giorni feriali (quando per legge si sa che è obbligatorio dare quattro settimane di vacanze)? Lì a Mendrisio ne abbiamo un esempio lampante che adesso, con la prossima votazione del 22 settembre, ha iniziato a correre ai ripari e a licenziare in massa...

2) Molte aziende che assumono manodopera estera, pagano lo stesso stipendio in EURO che prendereste per svolgere lo stesso lavoro in Italia, con l'unica differenza che qui in più ci sono da fare diecimila spostamenti?

3) Che qui abbiamo un tasso di disoccupazione che tra poco toccherà il 30%? E sì, non sembra ma a dispetto della sua fama fiabesca, la ricca Svizzera tra poco diventerà la seconda Grecia...

4) Che qui i lavoratori sono sfruttati e le aziende, impegnate come sono a guadagnare, non si preoccupano di dar loro una minima istruzione sulla sicurezza perché tanto "andato uno, visto il costo basso se ne può prendere un altro"? Provate a chiedere alla famiglia di quell'operaio italiano di 37 anni che è morto l'anno scorso in un cantiere, stritolato da una betoniera, a quelle che hanno perso un proprio caro nello scavo dell'Alptransit (e magari lo stesso prendeva poco o nulla), e a quelle che tutti i giorni si trovano confrontate con la paura che la poca sicurezza nei cantieri ticinesi porti via un loro caro o lo danneggi in modo permanente nel fisico.

5) Che qui, i lavoratori residenti, dopo dodici mesi passati in disoccupazione, vanno in automatico in assistenza e presto si ritrovano a dover dipendere dalla Caritas e dal Tavolino Magico per tirare avanti?
Sembra una cosa da poco, ma è anche per questo motivo che, da estremamente tollerante, il Ticino sta diventando uno dei cantoni più razzisti che si possano mai incontrare...e voi verreste a lavorare in un contesto simile? Fossi nella stessa situazione, io preferirei di gran lunga andare a fare la pornostar in un qualche filmetto di quarta lega che trovarmi in mezzo a delle persone che mi soffiano addosso come dei gatti furiosi (ed anche a ragione, vista la situazione che abbiamo qui).

6) Che la povertà sta crescendo ad un ritmo vertiginoso, ed insieme anche lo sfruttamento dei lavoratori, ed intanto come al solito a guadagnarci sono le aziende che fregano?

Qualche giorno fa, solo nella zona di Milano Lambrate, ho visto non uno, ma ben cinque annunci su altrettanti negozi che cercavano commesse, con o senza esperienza. Certo, lo stipendio di certo non sarà elevatissimo, ma per fare avanti e indietro in un cantone che sta lentamente andando a catascio, prendere la stessa cifra e non essere protetto minimamente sul posto di lavoro, e tutto solo per correre dietro ad un mito che tanto mito non è, non credete che ne valga decisamente di più la pena?

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