Innanzitutto
mi permetto una breve premessa, e questo per rispondere alle
lamentele delle persone (fans arrabbiati?) che si sono fatte sentire
con l'organizzatore della manifestazione di cui andrò a parlare,
senza peraltro avere il coraggio, né tanto meno le palle, di mandare
invece un messaggio privato alla sottoscritta. E dire che non era
neppure tanto difficile trovarmi, in fondo mi sono anche preoccupata
di firmare le due recensioni per i giornali online per cui scrivo, e
non avendo la privacy così “stretta”, era sufficiente fare una
piccola ricerchina in facebook e zac, sarei saltata fuori subito
visto che io sono la prima della trafila di tante “Francesca
Orelli”. Ma no, più facile lagnarsi con l'organizzatore e andare a
scassare i maroni ad una pagina che non centra nulla, “colpevole”
solo di aver pubblicato un report come per gli altri concerti,
anziché mandarmi un messaggio, al quale avrei risposto senza
peli sulla lingua, elecando tutte le ragioni per cui ho deciso di
favorire un gruppo e stroncarne invece un altro, o almeno il parere
che riguarda la mia persona, dato che alla redazione delle recensioni
hanno partecipato ben quattro tra
reporter, persone che fanno già il critico musicale da anni o che
stanno facendo un corso universitario specifico per diventarlo, e
giornalisti (che pur se partecipanti a piccoli testate, rimangono
tali).
Ragazzi (anche se dovrei
chiamarvi “bambini e bambine” vista la vostra età), prima di
tutto, e questo per dissimulare qualunque giudizio da parte vostra, a
parte due gruppi che avevo già visto all'openair di Palagnedra e a
Palco ai Giovani, io non conoscevo nessuna delle bands presenti al
Rock'n'Bonsai, di conseguenza nell'espressione dei miei giudizi non
sono stata guidata né da antipatie/simpatie, né da altri motivi
soggettivi che avrebbero potuto portare la mia penna a favorire un
gruppo piuttosto che un altro.
Per
gli stessi mi sono esclusivamente avvalsa delle impressioni ricevute
nel momento in cui i
gruppi sono saliti sul palco ad esibirsi.
Secondariamente, io sono tre
(anzi, forse anche quattro) anni che scrivo recensioni e articoli di
critica musicale e letteraria, sia per la pagina che gestisco insieme
ad altre tre persone e dedicata al mondo dei Gotthard, sia per altri
blog, giornali e magazine online a cui collaboro attivamente.
Quindi insomma, a differenza
vostra, e questo senza contare il fatto che da un anno e mezzo circa
sto anche facendo un percorso di laurea proprio per diventare un
critico professionista, gli strumenti basilari per poter esprimere in
modo oggettivo un giudizio, e scrivere una recensione, li possiedo a
piene mani, anche perché comunque l'esperienza alle spalle, seppur
ancora minima, ce l'ho!
Sottolineo
inoltre ancora una volta, anche se chi più chi meno, lo abbiamo già
fatto fin troppo e a troppe riprese io e le altre colleghe presenti
alla serata.
Alla
sera dei concerti non c'ero solo io, ma ben quattro
ragazze, che insieme a me, hanno
scritto, preso nota, elaborato, le proprie recensioni, dopodiché,
non appena abbiamo avuto un momento di calma, ce le siamo inviate tra
di noi per riscontrare qual'erano i punti comuni che comparivano a
più riprese e quali invece erano dei giudizi singoli talmente
irrilevanti da poter essere lasciati stare in tutta tranquillità.
L'insieme dei punti comuni raccolti ha portato quindi ad un giudizio
oggettivo condiviso da tutte in merito ai gruppi, fatto senza tenere
conto delle vittorie ad altri concorsi, né di chi aveva già vinto o
perso.
Così lavora qualunque critico,
sia musicale sia letterario (basta che chiedete lumi ad uno qualsiasi
che fa questo mestiere e vi dirà la stessa cosa), e così abbiamo
fatto noi.
In
ultimis: come in tutte le situazioni che si rispettino, il giudizio
di un gruppo di critici o di reporter può anche non coincidere con
quello della giuria, ma non per questo vuol dire che sono nel torto o
che stanno sbagliando. Anche perché poi, che uno vinca, che uno
perda, poi è sempre il pubblico fuori,
e
che non conosce nessuna delle bands, a farsi il proprio giudizio in
materia, non solo leggendo le recensioni, ma anche andando a
spulciare i video delle bands stesse.
Detto questo, chiuso il primo
punto, e per quel che mi riguarda non ci tornerò più su a
discuterne.
Parlando invece
dell'organizzazione del Rock'n'Bonsai: ora, già nei mesi precedenti
ci sono state alcune “cosine” che mi hanno fatto abbastanza
riflettere, come quella volta in cui mi sono ritrovata letteralmente
“scaricata” sulle spalle le responsabilità che doveva essere
degli organizzatori, come trovare la security, cosa molto importante
anche per un evento di piccole dimensioni (e non liquidare la cosa
con frasi “tanto non serve”, come ho avuto modo di sentire anche
sul posto, e dalla bocca di uno degli organizzatori per di più), ma
quando mi sono presentata sul posto, era chiaro che c'erano altre
cose che potevano essere fatte meglio, se l'organizzazione avesse
dimostrato un po' più di professionalità nel creare l'evento, e
altre che non mi sono andate proprio giù.
Innanzitutto mi ha stupito molto
la mancanza di cartelloni (ma mica c'era uno sponsor che si occupava
di farli?), per poi ritrovarmi, solo quando mi sono avvicinata, un
manifestino seminascosto sulla bacheca, e sul dietro per giunta.
Okay, forse i cartelloni sono troppo costosi per l'evento, ma era
così difficile organizzare due poster, grandi abbastanza da
ricoprire la bacheca, da mettere davanti sul dietro? Seconda cosa:
passi il catering organizzato in una qualche maniera (pizze e caffè,
proposti per di più a prezzi indecenti, al punto che molti degli
intervenuti sono dovuti andare fuori a mangiare), passi la sicurezza
cercata in ultimis via facebook (deprimente), ma cacchio, non il
fatto che il fanclub ufficiale della band, una volta arrivato, non
trovi nemmeno dei tavoli pronti messi lì! Santo cielo, e dire che
creare una bancarella minima non è nemmeno l'impresa più
impossibile della Terra, è sufficiente aprire due tavoli, ricoprirli
con una tovaglia di plastica, organizzare due panchine e il gioco è
fatto! Io sono cinque anni che lo faccio per un'openair, e i primi
quattro anni ero sempre da sola a farlo, ma è sempre andato tutto
molto bene.
Ma la cosa che mi ha fatta
bollire più di tutte (di rabbia) è stata questa: la madrina
dell'evento la si ingaggia proprio per fare la madrina, quindi fare
apparenza, accogliere i visitatori, rappresentare gli sponsor
all'evento, non per sobbarcare poi sulle sue spalle tutto il lavoro
dell'organizzazione perché gli organizzatori non si trovano!
Tornando
al discorso delle recensioni però, è qui che si è manifestata in
tutta la sua potenza non solo l'evidente disorganizzazione, ma anche
la mancanza di professionalità. Mancanza di professionalità nel non
saper accettare che alla manifestazione, oltre ai fans, c'erano anche
dei reporter e dei critici esterni che hanno scritto un giudizio che
differiva di netto da quello della giuria.
E poi, sempre parlando della
giuria: da quando in qua è onnipotente e tutti i pareri devono
conformarsi con quello espresso dalla stessa? Non si può
semplicemente rispettare tutte le opinioni, senza star lì a
rimenarla, a ravanarla in tutte le maniere (e a rompere le palle a
dei giornalisti e dei critici che possono sì dare una mano ad una
manifestazione, se è valida, ma anche affondarla se proprio vedono
che non è stata organizzata con la dovuta serietà come in questo
caso)? Anche perché poi sarà il pubblico, IL PUBBLICO, quello che
deciderà se un artista è valido o meno, se è stata la giuria ad
aver ragione o invece il gruppo di critici e reporter presente alla
manifestazione...e da quello che ho potuto subodorare nei giorni
successivi, il giudizio mio e delle mie colleghe di recensioni e di
report, fatto in modo oggettivo e sulla base di quello che è stato
visto sul palco, dalla presenza scenica ai testi proposti, dal
rapporto con il pubblico fino all'ambientazione, è stato condiviso
ed approvato appienamente non da poche persone, che non conoscevano i
gruppi e che a seguito delle recensioni sono andate su youtube per
appurare quanto c'era di vero nelle stesse e farsi il PROPRIO
GIUDIZIO in materia. E santa madre di Dio, se noi eravamo su nelle
file alte, e abbiamo guardato giù e a parte un gruppetto nel mezzo,
nessuno del pubblico ha battuto le mani davanti all'esibizione del
gruppo che abbiamo stroncato tutte e quattro, anche se ognuna per
motivi differenti, non è perché ce l'avevamo con il gruppo, ma
perché è stato quello che abbiamo effettivamente visto!
Mancanza di professionalità
inoltre nel non rispettare non solo che si esprima un giudizio
differente, ma anche nel voler mettere a tutti i costi zizzania tra
le persone...non per dire, ma se una discussione avviene in privato,
la stessa deve rimanere in privato, non essere “fotografata”
tramite screen shot per creare discussioni o possibili litigi tra due
persone, solo perché una si è lasciata scappare una cosa e l'altra
l'ha interpretata male. Bastava rispondere “no, non è così, è
cosà” e si chiudeva lì il discorso, punto e stop!
Mancanza di professionalità nel
non saper organizzare la manifestazione “nei dettagli”: da un
incontro successivo con due giurati, cosa sono venuta a sapere
infatti? Che la presentatrice non sapeva che cavolo dire, che un
Gotthard, presente sul posto per vedere un'altra band, è stato
ingaggiato all'ultimissimo momento per la premiazione, e che anzi,
quasi è stato poi “defenestrato” in una qualche maniera solo
perché l'organizzatore ha deciso di fare in tutt'altro modo (grazie
a Dio che il Gotthard aveva sul posto un amico molto intelligente, al
contrario dell'organizzatore cardine che era un idiota con tanto di
patente, che lo ha disuaso dal comportarsi così perché sennò una
delle più celebri rockstars svizzere lo mandava, giustamente, come
cantava Sordi “a quel paeseee...sapessi quanta gente che c'è
sta...”), che la giuria è stata formata solo all'ultimo momento,
che NON ERA PRONTA e non aveva nemmeno i criteri per esprimere i
giudizi (decisi sul momento anche quelli), che i giudizi stessi sono
stati messi su dei fogli a quadretti e non su una modulistica
apposita (come in ogni concorso che si rispetti)...EEEHHH, MA STIAMO
SCHERZANDOOOO????
Da ultimo, ma non meno
importante, mancanza di professionalità nel non saper capire che il
giudizio espresso da un critico musicale nei confronti della band si
dista di molto, anzi, addirittura di chilometri, da quello
dell'operato dei giudici.
Un critico, o in questo caso un
gruppo di critici e di reporter, può anche non essere d'accordo per
nulla con il parere della giuria, ma non per questo deve esprimersi
in modo negativo anche sull'esecuzione di una rockband solo perché
ne fanno parte alcuni giudici. A noi interessa la musica e quello che
vediamo sul palco, non che le persone facciano parte di questo e di
quell'altro!
Come giuria per noi potranno
essere incompetenti, drogati, stanchi o peggio (in fondo da noi ci si
aspetta anche questo per fare un po' di “audience”. Basta che
guardiate “Tale e quale show” al venerdì sera, dove questa nota
è molto più evidente che negli altri programmi televisivi. Quante
volte Claudio Lippi, nel formulare i suoi giudizi, viene attaccato a
più riprese dal pubblico, dai critici e dai giornalisti presenti in
studio, che non sono d'accordo?), ma nel momento in cui salgono sul
palco e si esibiscono, per noi sono musicisti, è se un musicista è
bravo, meritevole ed esegue un pezzo talmente bene da far piangere
metà sala ed emozionare l'altra metà, noi lo scriviamo esaltandone
le capacità, in quanto il nostro mestiere (o la nostra passione)
prevede non solo che si esprimano dei pareri il più vicini possibili
alla realtà dei fatti, ma anche, se ci sono le capacità, e il
TALENTO, nell'artista, nel musicista, nello scrittore esordiente, nel
pittore, nello scultore, ecc ecc, di dirlo senza timore.
Mancanza di professionalità nel
non sapersi presentare, a livello estetico, bene e come si conviene
ad una manifestazione che si arroga il diritto di presentare
l'operato di un'associazione no profit, di serietà, di rispetto per
tutte quelle persone che sono venute a rendere omaggio ad una
personalità straordinaria come Steve Lee. Non dico vestirsi come un
damerino per la prima della Scala, per carità, ma nemmeno
presentarsi con un “gamargo” da vecchio (“paltò” nel
dialetto della mia valle di Muggio) e la barba di sei se non di sette
giorni.
Personalmente, se non me
l'avesse detto una delle signorine presenti alla cassa, nemmeno io
avrei riconosciuto il Calà in quel “clochard” che ad un certo
punto si è avvicinato...e devo dire che già a vederlo conciato in
quel modo, non è che l'impressione sia stata delle migliori.
Anzi, adesso sto iniziando
davvero a domandarmi, come hanno già insinuato diverse persone nei
giorni successivi alla pubblicazione delle recensioni (molti dei
quali musicisti già conosciuti e che sono stati presenti all'evento
nei due giorni) se anziché per Steve Lee, la manifestazione non sia
stata organizzata piuttosto perché l'organizzatore voleva vedere a
tutti i costi i venti bonsai del cantante, mentre del resto non
gliene importava assolutamente nulla...
E su questo chiudo, augurandomi
che in futuro, quando scriverò recensioni da sola o con altre
persone, non succeda la stessa cosa che è successa con il
Rock'n'Bonsai e la sua organizzazione, anche perché non solo mostra
la mancanza evidente di rispetto per i giudizi che non si conformano
con quello della giuria ufficiale, ma anche la mancanza di
professionalità nell'affrontare quello che un evento di tale portata
può portare prima, sul posto, ma anche in seguito! E santo cielo,
per favore, ma veramente per favore, invece di farvi entrare le cose
da un orecchio e farvele uscire dall'altro (vero Calà?), l'anno
prossimo, ammesso che decidiate di ripetere l'evento, cercate di
organizzarlo un po' meglio, con tutti i crismi del caso ed anche di
essere più presenti come organizzatori!
Ragazza senza peli sulla lingua, perché non accetti i commenti agli altri post? ;)
RispondiEliminaFacile, perché io generalmente non rispondo a chi non ha LE PALLE (e qui parlo anche per le donne e le ragazze) per mettere il proprio nome e cognome REALI e non anonimi o fake in facebook. Cos'è, hai più paura di una denuncia da parte mia nel caso utilizzassi il tuo nome e cognome, oppure in fondo non credi nemmeno in quello che scrivi ma lo fai apposta perché 1) o sei invidiosa 2) o sei una persona di poco conto 3) o ti piace mettere in cattiva luce chi si fa, e si è fatto, un mazzo così per realizzare un suo sogno e alla fine ci è riuscito/a?
EliminaCon simpatia, anche perché in fondo sei così piacevolmente codarda e ignorante sui temi trattati negli articoli (tutti vissuti in prima persona o raccolti sulla base di testimonianze reali. Per il Rock'n'Bonsai ad esempio ho avuto la testimonianza diretta di ben due giurati, per non parlare anche del fatto che io ero anche nell'organizzazione) da farmi una gran tenerezza ;)