lunedì 10 febbraio 2014

IMMIGRAZIONE DI MASSA: QUANDO È LA SVIZZERA A DARE UNA SONORA PEDATA NEL SEDERE (E UNA GRANDE LEZIONE DI VITA) ALL'UNIONE EUROPEA

Già ieri alla chiusura del voto si erano scatenati i rotocalchi, e stamattina non sono stati da meno: la piccola Svizzera, con un risultato del 50,3% di favorevoli (identico a quello del 92) all'iniziativa contro la libera circolazione delle persone, ha dato uno schiaffone sonoro all'Unione Europea e a quegli imprenditori e politici che, con la scusa della stessa, hanno sfruttato e si sono arricchiti sulla pelle delle persone, trattandole come cose, oggetti, e non come esseri umani.

Il Ticino poi, che qualche simpaticone come Ambrosetti ha definito "retrogrado" (fammi un favore va, prendi la tua tromba e vai a farti la fila davanti al primo urc che trovi, così capirai il perché di questo voto...), ha registrato un numero di favorevoli molto più alto che nel resto del territorio elvetico.

Un chiaro segnale che ora i nostri politici dovranno tenere conto, ed anche di molto: il popolo ticinese è stufo. 
È stufo di sentirsi dire che per un lavoro non ha esperienza, ce ne ha troppa, è poco qualificato, troppo qualificato, che deve iscriversi alla disoccupazione, poi all'assistenza, e intanto al suo posto vengono assunti dei lavoratori frontalieri, che puntualmente vengono sfruttati dai datori di lavoro e pagati con stipendi con i quali in Svizzera non riusciresti a vivere nemmeno a tirare la cinghia fino all'estremo.

Ecco, ora la minoranza, quella minoranza che è sempre stata sottovalutata, ha fatto la differenza. E il caro Didier Burkhalter adesso, come pure Sommaruga e compagnia bella, dovranno discutere di una modifica costituzionale voluta dal popolo e contro la quale si sono schierati apertamente per il NO.

Già, peccato che ieri non solo i ticinesi, ma anche gli svizzero tedeschi, hanno buttato in faccia a loro e all'Europa un chiaro SÌ. E ora, invece di star lì a blaterare sulla necessità di accordi di qua e di là, sarebbe ora che prima degli interessi delle persone che arrivano, vengano tutelati quelli dei ticinesi e degli svizzeri, difendendoli da un sistema che punta ad una produzione e ad arricchimento massiccio di (poche) tasche con stipendi ridotti all'osso e uno sfruttamento vergognoso delle persone!

BRAVI SVIZZERI, MA SOPRATTUTTO, BRAVI TICINESI!


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