sabato 4 maggio 2013

NUOVA RECENSIONE DI "NELLE MANI DELLA RIBELLE" (NICOLETTA STECCONI, GIORNALISTA E AUTRICE)

                                                 
                                                    Nelle mani della Ribelle di Francesca Orelli

Tre aggettivi per definire ‘Nelle mani della ribelle’ della giovane scrittrice ticinese Francesca Orelli: Vulcanico, seducente e senza dubbio rockettaro.
Ambra è un tecnico addetto alla strumentazione musicale delle rock band, competente e professionale, ama la musica e, da fan di tutto rispetto, segue da tempo i suoi gruppi preferiti tra i quali spiccano i Blacksharks.
Ambra è anche una donna affascinante e determinata.
Il fatto che sia una donna, però, non è esattamente apprezzato dal bassista della band presso la quale viene assunta. Leonardo Jelmini, infatti, ha una naturale (ma mica tanto!) inclinazione al misoginismo. Le sue riprovevoli esternazioni nei confronti del mondo femminile rasentano il patologico e, sicuramente, lo rendono antipatico e altero agli occhi di chi poco lo conosce, come Ambra.
La ragazza, però, oltre ad avvertire una certa attrazione fisica nei confronti del suo idolo, sente d’impulso che quello ostentato non è il vero Leo. Infatti, cercherà in tutti i modi di non cedere a quelle provocazioni che, nel gioco delle parti, si tramutano presto in una scommessa accattivante tra i due.
Ambra sta cercando di uscire da una devastante relazione sentimentale e, grazie al suo carattere forte e ribelle, ci sta riuscendo. Leo nasconde un altrettanto doloroso passato…
La singolare relazione tra i due passa così attraverso picchi di odio e amore, peripezie e passioni, incontri e distacchi, durante un tour musicale che vede la band e la sua troupe volare sulle principali capitali europee.
Un racconto decisamente leggero e divertente. Un viaggio nel mondo della musica, vista anche da dietro le quinte, attraverso gli stadi che per poche ore diventano il punto d’incontro di un’umanità giovane e ispirata, attratta da una comune esigenza: quella di ritrovarsi attraverso l'arte ancestrale che è la musica.




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